Monday 17 January 2011

ottavo post: pensieri confusi

Beh, dove cominciare…
E' un anno che non scrivo niente. Sara' perche' avevo con chi parlare tutto questo tempo? Sara' perche' non e' che tutti mi scrivevano perche' volevano leggere un nuovo post? Sara' perche' evidentemente ogni 8-12 mesi ho una crisi mistica?
Non lo so. Fatto sta che e' da una decina di giorni che volevo scrivere qualcosa.
In quasi un anno son successe parecchie cose… anche troppe. Dopo maggio scorso ho lavorato come un pazzo tutta l'estate senza godermela per niente, son riuscito a farmi gentilmente restituire la patente alla modica cifra di 21€/ora e son riuscito a pagare le riparazioni alla moto. E ce ne voleva. Parecchio. Troppo.
Quando scrivo ho sempre l'impressione di parlare con un'amica (anonima), quindi evito sempre di parlare di moto, auto o universita'… ma allora di che parlo? Ah si, di ragazze.
Eh, le mule. Ci son parecchie frasi filosofiche dedicate alle donne. Dalla semplice »non puoi vivere ne con loro ne senza di loro« alle piu' delicate (e qui cito L.Kandus) »ciapila e žbreghila«. In questo periodo ho conosciuto (anzi, ri-ri-ri-conosciuto) una ragazza che mi ha parecchio stravolto i piani fatti per quest'anno, e non c'era nessuna di queste frasi che la potesse descrivere. C'erano periodi che mi sarei dedicato solo a lei, ma purtroppo o per fortuna non era possibile, siccome la faccenda ha avuto un esito negativo (almeno per quanto mi riguarda). In qualche modo mi ha catturato con la sua bellezza… e non ho idea di come abbia fatto. Ho sempre detto che non saro' mai attratto da ragazze che non hanno dei sani principi morali e altri 300 criteri che nemmeno Chuck Norris puo' completare. Pero' ce l'ha fatta. Purtroppo. Mi hanno detto che comunque mi servira' da scuola per il futuro. Poi ricoleggo a un detto che dice che ogni scuola ha il suo prezzo. Si pero' se il costo di imparare a guidare piano sono 1700€ e il costo di imparare a fidarsi soltanto di determinate persone e' un cuore semirotto non ho piu' voglia di imparare. Non capisco come con una citta' cosi' piena di ragazze di tutti i tipi com'e' Lubiana non possa trovarne una che non sia proprio stronza. Ok, forse stronza e' una parola forte, ma rende l'idea.
Ed e' cosi' che persi la voglia di scrivere su questo argomento.
Ho deciso che finche' non ho tempo per pensare ai miei problemi non lo faro'. Mi sono completamente dedicato allo studio e ancora per due settimane non pensero' ad altro. Tranne in questa mezz'oretta che scrivo, perche' devo togliermi dei pensieri dalla testa. Siccome ho un cervello limitato devo buttare fuori dei pensieri per far posto ad altri. Avere un ronzio nella testa (sarebbe il rumore dei pensieri che si sbattono per le pareti e viaggiono da una parte all'altra del cranio) rende impossibile studiare. Rende impossibile pure scrivere un blog. Mi vergogno a leggere quest opost dall'inizio. Credo che lo cancellerei e andrei a dormire.
Era molto piu' semplice scrivere alle superiori. Ti davano un titolo tipo »Sono biondo perche'…«, »Come mi allaccio le scarpe«, »Lettera a Babbo Natale«, »Se Mussolini fosse vivo leccherei il suo…« e tu scrivevi cose a casaccio senza che te ne fregasse molto. Invece ora no. Ora ci tengo a cosa pensano i miei due lettori.


Oggi ho avuto una giornata pessima. Non ho fatto niente di quello che mi ero messo in testa di fare e quando mi sono addormentato questo dopopranzo (dalla noia presumo) ho avuto uno dei peggiori incubi della mia vita. Non riuscivo a svegliarmi e quando ce la facevo mi accorgevo che sto ancora sognando. Tipo inception. Prima dovevo andare a mangiare con quell'anonima e quando tentavo di telefonarle il telefono mi cadeva e avevo mille distrazioni e non riuscivo a telefonarle. Poi finalmente riesco a farlo e mi dice che va a pranzo con Pingo e Burni. E in quel momento mi sveglio la prima volta. Mi pare che l'aspettavo qualche ora e poi ero arrabbiato perche' mi ha dato buca, quindi credo che volevo solo svegliarmi per andarmene (ero confinato nel mio appartamento). Provai a svegliarmi buttandomi contro lo specchio in corridoio dopo una piccola rincorsa. Mi svegliai la seconda volta e vedo Damjan che stava in cucina. Mi alzo e tutto mi sembrava reale. Gli chiesi cosa ci facesse qua ma non mi rispose, ando' in bagno. Lo segui' ma mi sbatte' contro il muro. Iniziai a urlare e mi svegliai una terza volta, deciso a buttarmi oltre la finestra. Quando l'aprii senti' l'autoambulanza che passava e in quel momento mi svegliai davvero. Ero in panico. Mi alzai e vidi l'appartamento tutto buio, proprio come nella parte del sogno in cui c'era Damjan. Andai ad accendere tutte le luci perche' avevo paura che sognassi ancora, ma dopo qualche minuto mi resi conto che l'incubo era finito. Mi ci volle un po' per ammettere a me stesso di aver avuto paura e di aver voluto avere qualcuno al mio fianco che mi tranquilizzasse. Mi ritrovai solo, in un appartamento a 100km da casa, con un'enorme sensazione di solitudine.

Baronce out.

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