Saturday 1 May 2010

quinto post: delirio di un uomo ubriaco

Če v življenju nimaš malo sreče ti, se ti slabo godi… e' cosi' che cantano i 3bote, gruppo della zona carsica slovena. Tradotto: se nella vita non hai un po' di fortuna finirai male. E credo che sia proprio quello che il destino ha in serbo per me… (ma anche in italiano o sloveno… :D)

Sono le 23:58 del 20.4.2010. Mancano due minuti al cinquantacinquesimo compleanno di mia madre, al ventesimo compleanno di un compagno di classe e al ventunesimo compleanno di un caro amico d'infanzia. Mi trovo a Pokljuka, nelle Alpi. Sono andati quasi tutti a dormire e io sono all'aperto vicino al fuoco. Il kres mi sa che quest'anno non e' riuscito, siccome le fiamme sono minime, pero' il tepore della brace mi tiene i piedi al caldo. Sono molto confuso. Sono convinto di aver agito giustamente, man on sono felice. Una volta mi bastava. Mi bastava sapere di essere dalla parte del giusto per essere felice, ma ora a quanto sembra non mi basta.

Vi spiego: tutto comincio' circa 3 anni e mezzo fa. Avevo appena ricevuto la nuova moto, una Kawasaki z750. La moto dei miei sogni. Quindi decisi di mettere l'annuncio su internet per la vendita della Honda cbr 125r, la mia prima moto. Come su ogni annuncio che si rispetti, aggiungo come informazioni numero di telefono e e-mail. Dopo due settimane mi aggiunge su msn una nuova amica. Controllo chi sia e vedo che e’ interessata alla mia moto. Parliamo del piu’ e del meno e parliamo soprattutto della moto. Passano alcuni giorni e cominciamo a parlare anche di altre cose; finiamo per fare amicizia. Ci scambiamo alcune foto. Ricordo che avevo 18 anni, mai avuto una ragazza e quindi ricevere delle attenzioni per me era cosa nuova.

Taglio corto: nei due anni a venire mi dice che le piaccio, lei piace a me. Il problema e’ che viviamo a circa 300km l’uno dall’altro. Lei si mette con un ragazzo della sua zona, io rimango con il solo desiderio di incontrarla e alcune foto. Faccio pure la cazz...ta di mandarle un regalo per il suo compleanno. Capisco che lei e’ impegnata e quindi per forza di cose pian pianino smettiamo di scriverci e quant’altro.

Passa circa un anno e mezzo. Controllando la rubrica scorgo il suo numero e sono molto indeciso se cancellarla o meno. Le dita lavorano in automatico; le mando un sms con dei saluti. Passano alcune ore e io gia’ scordo di averlo fatto, quando ad un tratto leggo la risposta.

Chiacchieriamo un po’, parliamo un po’ di cosa e’ successo nel periodo in cui ci sentivamo. Sento una strana simpatia negli sms. Qualcosa che mi spinge a scriverle cose sempre piu’ belle, sempre piu’ studiate, sempre piu’ sdolcinate, in grado di farla stupire. Non e’ come scrivere a un’amica. E’ qualcosa di diverso, forse e’ flirtare. Le scrivo qualche bella frase, degna dei migliori autori di racconti romantici. La sua reazione sembra positiva. E cosa mi ferma piu’ penserete? In effetti lei ha ancora quest’anno e poi viene a studiare a Lubiana. Cosa mi ferma dal “preparare il terreno”?

Beh, vi diro’, per prima cosa e’ una delle ragazze piu’ belle e uniche che io abbia mai visto; occhi verde rubino, viso sempre sorridente e un carattere molto aperto, molto simpatico e con molta voglia di avventura. E se non bastasse e’ pure intelligente. Ci capiamo alla perfezione. Capisce anche la battuta piu’ difficile, ha il mio stesso modo di pensare. Ho praticamento scoperto la ragazza che fa per me, quel tipo di ragazza che molti cercano per tutta la vita e alcuni finiscono per non trovarla. E chi mi ferma?

Eh, chi mi ferma?

Maledetta morale. Maledetta!

Il problema e’ che passato tanto tempo lei sta sempre con il ragazzo menzionato precedentemente. Io sento che il nostro legame sta per riaffiorire, lei me lo conferma. Ma cosa succede pochi giorni fa?

Ah destino beffardo, ah karma ignobile, ah morale maledetta! Le scrivo che io sento che qualcosa tra noi sta nascendo, e forse non per la prima volta. Le parlo di come credo che e’ una ragazza che meriterebbe conoscere di persona. Il mio discorso prosegue ininterrotto per qualche minuto. Poi arriva la risposta: concorda con il fatto che i sentimenti stanno riaffiorendo e che per non subire ulteriori complicazioni bisognerebbe agire. Mi dice che le piace leggere quello che le scrivo, e forse le piace anche troppo.

Le propongo di finirla qui. O comunque di sentirci quando lei sara’ a Lubiana, cosi’ finalmente potro’ offrirle un caffe’. Tutto succede nei migliori dei modi. Ancora sempre ridiamo e scherziamo. Mi arriva una telefonata e le scrivo che torno subito. Nel mentre sto comunicando al telefono lei scrive qualcosa e se ne va. Offline. Questo e’ quello che ricordero’.

Chiedo parere agli amici piu’ cari. Alcuni concordano e qualcuno si mette contro la mia decisione di lasciare perdere. Io sono fiero di me stesso per aver dato retta alla morale e per non aver messo le mani in quello che non mi appartiene. Sono fiero, si. Una volta bastava a farmi felice, ma ora non piu’.

Vedete, questo periodo dell’anno per me e’ particolarmente speciale da quando avevo 16 anni. A quell’eta venni per la prima volta a Mežakla. Qui non c’e’ la tv e non c’e’ internet. Quella volta decisi di smettere di guardare la tv e queso dura tutt’ora. In questo periodo credo di dare molta retta ai miei sentimenti. In questo periodo dell’anno o vissuto il mio picco di innamoramento e il mio disastro sentimentale (in anni diversi). Quest’aria di montagna mi ha sempre fatto riflettere in modo differente.

Quest’anno purtroppo non sono potuto rimanere una settimana in questo posto magnifico, ma anche in questa unica sera che passero’ ad alta quota voglio dare sfogo ai miei pensieri piu’ nascosti.

Forse e’ il vino che mi fa parlare, ma ho deciso di dare comunque voce al pensiero che continua a battermi in testa e mi dice che non sono felice. Non sono per niente felice, a parte i rari momenti in cui sono in moto, ma di questo ne parlero’ forse in un altro post.

Ultimamente ho visto coppie formarsi e altre separarsi. Invidio un po’ quelle nuove e colpevolizzo un po’ quelle separate, per non aver saputo apprezzare quello che hanno avuto. Da questo ne segue che quello che non hai per te ha una importanza maggiore di quello ke hai. Credo sia normale. Pero’ vedere delle coppie separarsi senza un grave motivo mi fa rattristire, perche’ sembrerebbe che non apprezzavano quello che avevano. Tutti dovremmo apprezzare quello che abbiamo e dovremmo cercare di avere quello che desideriamo. Per questo mi fanno proprio schifo le persone che non sanno farlo (che sia questo un rapporto, dei beni materiali o l’amore di una persona).

Beh, forse in mezzo a questo lungo discorso mi sono perso un po’, ma siccome non rileggo mai quello sche scrivo mi scuso per la perdita del filo del discorso e per gli eventuali errori grammaticali. E’ ora di finire il vino e di andare a dormire.

Buonanotte, e che il destino vi sorrida.

Baronce out.

2 comments:

  1. ..l'ultimo pezzo e' bellissimo, pensieri del genere sarebbero belli da sentire da pure altre persone, e cose del genere dovrebbero leggere in parecchi oggigiorno !

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  2. Condivido in pieno l ultima parte,pero è anche vero,che quando ti ci trovi ti comporterai cosi anche te.
    Io stesso dicevo "ma come si fa a lasciarci per una stronzata del genere?" poi magari mi ci sono trovato,ed ho fatto uguale.

    Della prima parte non ho ben capito la morale. Era il fatto che stava con quel ragazzo?
    Comunque ti rinnovo i complimenti,scrivi davvero bene ;)

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